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Giorgia Marazzi, 30enne, è il primo Console Onorario donna in una paese musulmano, le Maldive. L’intervista
di Federico Bastiani
“Promossa sul campo Console Onorario delle Maldive per l’impegno sostenuto durante l’emergenza tsunami del dicembre scorso”, sono state le parole pronunciate dal Ministro degli Esteri Fini qualche mese fa a Colombo.
Una carriera alquanto atipica quella di Giorgia Marazzi, da marketing manager all’incarico diplomatico sugli atolli maldiviani.
Ma chi è veramente Giorgia Marazzi? Abbiamo letto qualche notizia d’agenzia sui giornali sul suo conto. La neo Console Onoraria ci ha raccontato la sua storia….
Dott.ssa Marazzi, come mai Roma Maldive solo andata?
“ La mia storia alle Maldive è iniziata nel 1995. All’epoca mi trovavo a Londra per imparare l’inglese visto che finito il liceo non sapevo nemmeno articolare una frase. Mia mamma mi mandò a Londra per studiare e lavorare quando mi giunse una sua telefonata, voleva che andassi con lei alle Maldive per un viaggio. Mia madre era affascinata da quel paese tropicale mentre a me non interessava minimamente, mi mancava Londra”.
Di solito le Maldive sono considerate dall’opinione pubblica “il paradiso”, come mai lei aveva un’altra concezione?
“Mi infastidiva il caldo esagerato, le dimensioni così ristrette e poi loro erano musulmani! Nella mia cultura il musulmano uccideva barbaramente i bambini, donne, attacchi terroristici. Questo era quello che mi arrivava dalla televisione. Ero infastidita dalla loro curiosità, stavano lì a fissarmi per ogni movimento. E pensare che mi reputavo tollerante…”
Come ha cambiato idea sulle Maldive?
“La bellezza del mare, la tranquillità e…classico, mi sono innamorata di un maldiviano. Basta pensare che il giorno della mia partenza ero in lacrime”.
Dunque se oggi è Console Onorario lo deve all’amore?
“In parte. La storia è durata 3 anni facendo la pendolare, 4 mesi alle Maldive e altrettanti in Italia anche perché ero iscritta a Scienze Politiche. Avevo intrapreso una nuova attività lavorativa con lui, collaboravamo insieme per l’operazione di barche da safari. Nel ’98 decisi di fermarmi e vivere la storia in modo più reale ma presto fui lasciata all’improvviso per un suo celere matrimonio. E’stata una cosa dura da affrontare e per giunta da sola in terra straniera. Qui emerse quella parte del mio carattere che non pensavo facesse parte di me. Mi fermai disobbedendo alla mia famiglia, volevo dimostrare a me stessa ed agli altri che potevo farcela da sola”.
Sei rimasta da sola, alle Maldive senza alcun appoggio. Come hai fatto a tirare avanti?
“Ho iniziato ad insegnare italiano a persone di tutte le età ed estrazione sociale, un grosso impegno per me che non avevo l’esperienza né la preparazione. Mi sono fatta mandare da mia mamma libri e cassette con giochi perché insegnavo a bambini, manager, staff di resort, traduttrice per il Governo. Dopo questa esperienza ho pensato di rimettermi in gioco e cambiare, ho accettato di lavorare per una compagnia di idrovolanti come customer service e marketing. E’ stato difficile perché mi sono trovata a ricoprire un posto molto ambito e come straniera e per giunta donna, sono stata molto ostacolata.”
Come è iniziata la collaborazione con il Governo italiano?
“A seguito di un evento tragico sono stata contattata dall’Ambasciata Italiana a Colombo per seguire l’evento che si è poi concluso con la morte di una signora italiana. Ho dato assistenza al marito e seguito l’iter burocratico per il rimpatrio della salma. Da allora sono diventata il punto di riferimento. Per un anno l’ho fatto senza stipendio e sacrificando il mio tempo libero. Mi licenziai a dicembre 2002 ed ad aprile fu nominato Console Onorario il maldiviano Mr.Deen. Mi mise a disposizione un piccolissimo ufficio con una retribuzione inferiore al mio precedente lavoro ma era un’esperienza unica. Scrivevo relazioni all’Ambasciata ed alla Farnesina facendo presente la mole di lavoro”.
Nel marzo 2004 una delegazione della Farnesina si rende conto dagli incontri avuti con le autorità locali che agli italiani alle Maldive serve una rappresentanza più incisiva. Gli italiani chiedono di avere la possibilità di svolgere alcune pratiche in loco senza andare a Colombo e la stessa cosa viene chiesta dai maldiviani.
Una serie di eventi hanno portato Giorgia Marazzi ad essere il candidato ideale per Console Onorario.
“Nell’aprile 2004 il Console Onorario locale si è dimesso per incompatibilità di cariche, quindi non sono stata più pagata ma ho comunque continuato a dare una mano agli italiani senza stipendio né rimborsi spese. A fine novembre dall’Ambasciata italiana hanno cominciato a preoccuparsi con l’arrivo dell’alta stagione per far fronte all’afflusso di turisti italiani, così a dicembre l’Ambasciatore è venuto in visita per incontrare le autorità locali per trovare una soluzione. Da parte maldiviana è stata fatta la proposta in via eccezionale di farmi Console Onorario, anche l’Ambasciatore aveva avuto la stessa idea, così alle Maldive ci sarebbe stato un Console Onorario straniero e per giunto donna…E’ iniziato l’iter burocratico per l’investitura ufficiale poi rallentato dalle feste natalizie e dallo tsunami”.
Che ruolo ha svolto in qualità ufficiosa di Console Onorario durante lo tsunami?
“Le Maldive non hanno subito danni e perdite gravi come in altri posti. Quello che ho fatto e mi sono sentita di fare, indipendentemente dalla carica, è stato quello di dare una mano in una situazione di emergenza. Evacuare 7000 persone spaventate non è stato facile. Ho avuto tanti ringraziamenti oltre agli insulti degli italiani capricciosi che volevano la 1° classe per il rientro, i raccomandati e tante altre situazioni. Poi c’è stato l’incontro a Colombo con la missione del Ministro Fini. Avevo avuto modo di conoscere il Ministro l’anno precedente alle Maldive, nel ringraziarmi ed elogiarmi per il lavoro svolto, per aver messo a disposizione il mio cellulare personale, davanti ai giornalisti mi ha nominata sul campo Console Onorario ed oggi, 18 aprile 2005, è arrivata l’investitura ufficiale”.
Cosa farà adesso?
“Continuerò fin che avrò le energie a fare due lavori senza mai aver un po’ di tempo per la mia vita personale, vorrei potermi prendere una vacanza…
Una vacanza alle Maldive?
“Quando dico che lavoro alle Maldive mi invidiano e pensano che stia sempre in spiaggia a prendere il sole. Il posto è bello ma le difficoltà ci sono. Lavorando anche con il turismo non ci sono orari soprattutto per le emergenze”.
Giorgia Marazzi appare una persona molto aperta e spontanea anche se in passato non lo era, “sono stata una scout, capo squadriglia, questo mi ha aiutato moltissimo per combattere la timidezza”.
Quali sono i valori in cui crede?
“Credo nell’amicizia. L’amore per gli altri è fondamentale. Ho imparato il rispetto e la tolleranza, da quando sono qua osservo il Ramadan per capire cosa provano loro, le persone che non hanno cibo e la fortuna che abbiamo noi”.
intervista di Federico Bastiani
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