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Le
interviste di
www.tuttomaldive.it
in
collaborazione con Obi Max
Nome e Cognome :
Laurent Parent
Product Manager Maldive Francorosso
Da quanto tempo esiste il Seaclub Dhiggiri e cosa ha conservato della sua struttura originaria?
Nasce agli inizi degli anni ’80 con 25 beach bungalows quando ancora si poteva costruire alle Maldive con i coralli morti raccolti dal mare: costruita quindi interamente in corallo con finestre per la maggior parte alte e senza vetri per consentire il passaggio dell’aria necessaria a rendere le camere, senza aria condizionata, vivibili. Le loro caratteristiche principali: tetto in foglie di palma cucite e mura tonde con due suite (mantenute anche dopo la recente ristrutturazione) caratterizzate da un bagno con il soffitto parzialmente aperto e con un piccolo giardino al suo interno.
La necessità di aumentare la capacità ricettiva per poter raggiungere un punto di equilibrio economico unita all’esigenza di offrire le tanto ricercate camere “over water” ha determinato la decisione di aggiungere ulteriori 20 camere su palafitte arrivando così all’attuale capacità di 45 camere.
Da quanto tempo gestite il Seaclub Dhiggiri e cosa è cambiato alle Maldive da allora?
Dal 1996. Da allora è cambiato molto, quasi tutto ma soprattutto è cambiata la propensione marginale a soddisfare l’esigenza del cliente: fino alla metà degli anni ’90 le Maldive erano le Maldive e o le prendevi come erano o non le prendevi. La tendenza negli anni è andata verso la realizzazione di prodotti turistici dotati di quei minimi di comfort necessari a soddisfare una clientela sempre meno attenta al puro contatto con la natura e sempre più bisognosa di trovare alle Maldive quello che trova in molte altre parti del mondo con minor soddisfazione di chi a quelle prime Maldive era visceralmente legato ma certo con maggior fruibilità della destinazione per tutti i tipi di utenti.
Da chi è composta la vostra clientela?
Tutti ma in maggioranza famiglie, coppie, bambini, gruppi di amici, coloro che vogliono passare giorni in assoluto relax e che non vogliono vivere una vacanza stressata dal bisogno di fare per rendersi conto che senza “fare” hanno vissuto esperienze, sensazioni, atmosfere indimenticabili e comunque diverse e che si trovano a dover partire con il rimpianto di giorni corsi via troppo velocemente, talmente velocemente che desiderano tornare per cercare di rivivere l’esperienza, magari, cercando di fermare il tempo per poterla godere meglio ed assaporarne i particolari fino in fondo.
Che tipo di ospitalità offre il Seaclub Dhiggiri?
Semplice ma confortevole, con stile pur se familiare, delicata e non sofisticata, rilassante ma coinvolgente, tranquilla, ma non noiosa.
Ma quali sono le peculiarità di Dhiggiri rispetto agli altri Resort?
La sua dimensione, la sua anima (tutte le isole delle Maldive ne hanno una diversa dall’altra, come il DNA), i suoi colori, il suo vicinissimo house reef, la vicina pass di Dhiggiri Kandu che la mette in comunicazione con l’oceano aperto (meta di fantastiche immersioni subacquee), il modo di viverla ed il rapporto che si crea tra gli ospiti e lo staff dell’isola, subito molto diretto ed immediato come dirette e immediate sono le sensazioni che provi vivendola.
Quali danni avete subito a causa dello tsunami del dicembre 2004?
Fortunatamente pochi al pontile, ad alcune barriere protettive ed alle camere. La normalizzazione ha richiesto alcune settimane di lavoro e l’acquisto di materiali ed attrezzature portati via dal mare.
Quali i consigli a chi giunge per la prima volta alle Maldive e al Seaclub Dhiggiri in particolare?
Viverle con serenità per ritrovarsi e ritrovare la natura, riscoprire la sua incredibile bellezza ed il miglior modo di viverla, per provare a lasciarsi andare a... sentirsi bene.
Tradizionale spirito maldiviano e alto livello di accoglienza: come riuscite a conciliarli?
È sufficiente prendere il buono degli abitanti delle Maldive e del loro spirito, minimizzare o comunque contenere i loro difetti, unirlo al nostro amore per ciò che loro hanno e che noi non abbiamo, aggiungerci un po’ di ciò che noi abbiamo e di cui non possiamo fare a meno e svolgere una manutenzione giornaliera senza fine, cercando di fare in modo che tutto questo contribuisca al risultato finale: il successo della vacanza del nostro ospite che, normalmente ci premia tornando a trovarci con una frequenza impensabile per qualunque altra destinazione al mondo.
Parliamo dei Bungalows, allora…
Sono bellissimi, tutti i beach bungalow sono circolari e arredati con gusto. Ogni bungalow ha il proprio terrazzo che permette di godere della spettacolare vista che offre questa destinazione. Ovviamente il tramonto è il momento più bello e suggestivo della giornata.
Ci descriva la spiaggia…
La spiaggia è bianca, fine e cosa che contraddistingue il Dhiggiri è una straordinaria “lingua” naturale che permette ai clienti di essere letteralmente in mezzo al mare a prendere il sole.
Parliamo del diving?
Personale esperto e professionale, attende ogni giorno i nostri clienti per far scoprire le straordinarie bellezze marine dell’isola. Ogni giorno i fondali marini offrono spettacoli incredibili.
Parliamo un po' del Ristorante quali sono le sue specialità gastronomiche?
Tutta la cucina italiana, con piatti internazionali, possibile sulla base delle materie prime reperibili o importabili nel paese: da gustare in particolare i carpacci di pesce (cernia, bonito, ecc), il Curry (di carne, di pesce, di verdure, ecc) sempre presente a pranzo nelle sue varianti locali, i vela ed i tonni fatti alla griglia accompagnati da pane fatto dai pasticceri del villaggio e, per i più attaccati alle tradizioni nostrane, da ottime fettuccine lavorate a mano dagli Chef maldiviani del villaggio molto amanti della cucina italiana.
Quanto entra la cucina maldiviana nei piatti che il ristorante del Seaclub Dhiggiri propone?
La cucina maldiviana è estremamente povera e non in grado di essere considerata una cucina tipica. Proponiamo nella nostra serata maldiviana tutto ciò che è possibile e lecito proporre all’attenzione dei nostri ospiti: essenzialmente pesce, pollo, riso e poco più.
A proposito delle materie prime: come le scegliete e da dove le importate?
Frutta e verdura dal vicino Sri Lanka, pollo sul mercato di Malè, proveniente dal Brasile, pesce dalle barche dei pescatori dell’atollo di Felidhu che lavorano per loro e per le isole di Dhiggiri ed Alimathà (le uniche turistiche dell’intero atollo), le carni dall’Australia.
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